Settimana del salterio

venerdì
26 Aprile, 2024

TERZA SETTIMANA

VENERDÌ DELLA TERZA SETTIMANA

Ufficio delle letture

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio. Inno rispondente all’Ufficio.

1 ant.

Sono sfinito dal gridare

nell’attesa del mio Dio (T.P. alleluia).

Salmo 68, 222. 3037   Mi divora lo zelo per la tua casa

Gli diedero da bere vino mescolato con fiele (Mt 27, 34).

I (213)

Salvami, o Dio: * 

l’acqua mi giunge alla gola.

Affondo nel fango e non ho sostegno;  

sono caduto in acque profonde * 

e l’onda mi travolge.

Sono sfinito dal gridare,  

riarse sono le mie fauci; * 

i miei occhi si consumano nell’attesa del mio Dio.

Più numerosi dei capelli del mio capo * 

sono coloro che mi odiano senza ragione.

Sono potenti i nemici che mi calunniano: * 

quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

Dio, tu conosci la mia stoltezza * 

e le mie colpe non ti sono nascoste.

Chi spera in te, a causa mia non sia confuso, * 

Signore, Dio degli eserciti;

per me non si vergogni * 

chi ti cerca, Dio d’Israele.

Per te io sopporto l’insulto * 

e la vergogna mi copre la faccia;

sono un estraneo per i miei fratelli, * 

un forestiero per i figli di mia madre.

Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, * 

ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.

Mi sono estenuato nel digiuno * 

ed è stata per me un’infamia.

Ho indossato come vestito un sacco * 

e sono diventato il loro scherno.

Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, * 

gli ubriachi mi dileggiavano.

1 ant.

Sono sfinito dal gridare

nell’attesa del mio Dio (T.P. alleluia).

2 ant.

Hanno messo nel mio cibo veleno,

nella mia sete mi hanno fatto bere l’aceto

(T.P. alleluia).

II (1422)

Ma io innalzo a te la mia preghiera, * 

Signore, nel tempo della benevolenza;

per la grandezza della tua bontà, rispondimi, * 

per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.

Salvami dal fango, che io non affondi,

liberami dai miei nemici * 

e dalle acque profonde.

Non mi sommergano i flutti delle acque  

e il vortice non mi travolga, * 

l’abisso non chiuda su di me la sua bocca.

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; * 

volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Non nascondere il volto al tuo servo, * 

sono in pericolo: presto, rispondimi.

Avvicinati a me, riscattami, * 

salvami dai miei nemici.

Tu conosci la mia infamia,  

la mia vergogna e il mio disonore; * 

davanti a te sono tutti i miei nemici.

L’insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.  

Ho atteso compassione, ma invano, * 

consolatori, ma non ne ho trovati.

Hanno messo nel mio cibo veleno * 

e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

2 ant.

Hanno messo nel mio cibo veleno,

nella mia sete mi hanno fatto bere l’aceto

(T.P. alleluia).

3 ant.

Cercate il Signore

e avrete la vita (T.P. alleluia).

III (3037)

Io sono infelice e sofferente; * 

la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

Loderò il nome di Dio con il canto, * 

lo esalterò con azioni di grazie,

che il Signore gradirà più dei tori, * 

più dei giovenchi con corna e unghie.

Vedano gli umili e si rallegrino; * 

si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,

poiché il Signore ascolta i poveri * 

e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

A lui acclamino i cieli e la terra, * 

i mari e quanto in essi si muove.

Perché Dio salverà Sion,  

ricostruirà le città di Giuda: * 

vi abiteranno e ne avranno il possesso.

La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, * 

e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

3 ant.

Cercate il Signore

e avrete la vita (T.P. alleluia).

Versetto, letture e orazione rispondenti all’Ufficio che si celebra.

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