Settimana del salterio

martedì
30 Aprile, 2024

TERZA SETTIMANA

MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA

Ufficio delle letture

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

Inno rispondente all’Ufficio.

1 ant.

Davanti al tuo volto, Signore,

grazia e fedeltà (T.P. alleluia).

Salmo 88, 238

La misericordia di Dio per la casa di Davide

Dalla discendenza di Davide secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

I (219)

Canterò senza fine le grazie del Signore, * 

con la mia bocca

annunzierò la tua fedeltà nei secoli,

perché hai detto:

“La mia grazia rimane per sempre”; * 

la tua fedeltà è fondata nei cieli.

“Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, * 

ho giurato a Davide mio servo:

stabilirò per sempre la tua discendenza, * 

ti darò un trono che duri nei secoli”.

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, * 

la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.

Chi sulle nubi è uguale al Signore, * 

chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?

Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, * 

grande e terribile tra quanti lo circondano.

Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? * 

Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.

Tu domini l’orgoglio del mare, * 

tu plachi il tumulto dei suoi flutti.

Tu hai calpestato Raab come un vinto, * 

con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

Tuoi sono i cieli, tua è la terra, * 

tu hai fondato il mondo e quanto contiene;

il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, * 

il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome.

È potente il tuo braccio, *

forte la tua mano, alta la tua destra.

Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, * 

grazia e fedeltà precedono il tuo volto.

Beato il popolo che ti sa acclamare * 

e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto:

esulta tutto il giorno nel tuo nome, * 

nella tua giustizia trova la sua gloria.

Perché tu sei il vanto della sua forza *

e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.

Perché del Signore è il nostro scudo, * 

il nostro re, del Santo d’Israele.

1 ant.

Davanti al tuo volto, Signore,

grazia e fedeltà (T.P. alleluia).

2 ant.

Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,

Cristo, Figlio di Dio (T.P. alleluia).

II (2030)

Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo:  

“Ho portato aiuto a un prode, * 

ho innalzato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo, * 

con il mio santo olio l’ho consacrato;

la mia mano è il suo sostegno, * 

il mio braccio è la sua forza.

Su di lui non trionferà il nemico, * 

né l’opprimerà l’iniquo.

Annienterò davanti a lui i suoi nemici * 

e colpirò quelli che lo odiano.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui * 

e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.

Stenderò sul mare la sua mano * 

e sui fiumi la sua destra.

Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, * 

mio Dio e roccia della mia salvezza.

Io lo costituirò mio primogenito, * 

il più alto tra i re della terra.

Gli conserverò sempre la mia grazia, *

la mia alleanza gli sarà fedele.

Stabilirò per sempre la sua discendenza, * 

il suo trono come i giorni del cielo.

2 ant.

Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide,

Cristo, Figlio di Dio (T.P. alleluia).

3 ant.

Dio ha promesso a Davide, suo servo:

per sempre durerà la tua discendenza

(T.P. alleluia).

III  (3138)

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge * 

e non seguiranno i miei decreti,

se violeranno i miei statuti * 

e non osserveranno i miei comandi,

punirò con la verga il loro peccato * 

e con flagelli la loro colpa.

Ma non gli toglierò la mia grazia * 

e alla mia fedeltà non verrò mai meno.

Non violerò la mia alleanza, * 

non muterò la mia promessa.

Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *

certo non mentirò a Davide.

In eterno durerà la sua discendenza, * 

il suo trono davanti a me quanto il sole,

sempre saldo come la luna, * 

testimone fedele nel cielo”.

3 ant.

Dio ha promesso a Davide, suo servo:

per sempre durerà la tua discendenza

(T.P. alleluia).

Versetto, letture e orazione rispondenti all’Ufficio che si celebra.

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