Settimana del salterio

24 Aprile, 2024

SECONDA SETTIMANA

VENERDÌ DELLA SECONDA SETTIMANA

Ufficio delle letture

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era

nel principio (T.P. alleluia).

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

Inno rispondente all’Ufficio.

1 ant.

Non punirmi, Signore,

nel tuo sdegno abbi pietà di me.

Salmo 37

Implorazione del peccatore in estremo pericolo

Egli non commise peccato... portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce... dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25).

I (25)

Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,

non punirmi nella tua ira.

Le tue frecce mi hanno trafitto, *

su di me è scesa la tua mano.

Per il tuo sdegno non c’è in me nulla di sano, *

nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.

Le mie iniquità hanno superato il mio capo, *

come carico pesante mi hanno oppresso.

1 ant.

Non punirmi, Signore,

nel tuo sdegno abbi pietà di me (T.P. alleluia).

2 ant.

Ogni mio desiderio

è di fronte a te,

o Signore (T.P. alleluia).

II (613)

Putride e fetide sono le mie piaghe *

a causa della mia stoltezza.

Sono curvo e accasciato, *

triste mi aggiro tutto il giorno.

I miei fianchi sono torturati, *

in me non c’è nulla di sano.

Afflitto e sfinito all’estremo, *

ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, davanti a te ogni mio desiderio *

e il mio gemito a te non è nascosto.

Palpita il mio cuore,

la forza mi abbandona, *

si spegne la luce dei miei occhi.

Amici e compagni

si scostano dalle mie piaghe, *

i miei vicini stanno a distanza.

Tende lacci chi attenta alla mia vita,

trama insidie chi cerca la mia rovina *

e tutto il giorno medita inganni.

2 ant.

Ogni mio desiderio

è di fronte a te,

o Signore (T.P. alleluia).

3 ant.

A te confesso la mia colpa;

non abbandonarmi, Dio, mia salvezza

(T.P. alleluia).

III (1423)

Io, come un sordo, non ascolto

e come un muto non apro la bocca; *

sono come un uomo

che non sente e non risponde.

In te spero, Signore; *

tu mi risponderai, Signore Dio mio.

Ho detto: “Di me non godano,

contro di me non si vantino *

quando il mio piede vacilla”.

Poiché io sto per cadere *

e ho sempre dinanzi la mia pena.

Ecco, confesso la mia colpa, *

sono in ansia per il mio peccato.

I miei nemici sono vivi e forti, *

troppi mi odiano senza motivo,

mi pagano il bene col male, *

mi accusano perché cerco il bene.

Non abbandonarmi, Signore, *

Dio mio, da me non stare lontano;

accorri in mio aiuto, *

Signore, mia salvezza.

3 ant.

A te confesso la mia colpa;

non abbandonarmi, Dio, mia salvezza

(T.P. alleluia).

Versetto, letture e orazione rispondenti all’Ufficio che si celebra.

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