Settimana del salterio

sabato
20 Aprile, 2024

4 gennaio

SANTA ELISABETTA ANNA BAYLEY SETON,

RELIGIOSA

Memoria

Nacque a New York il 28 agosto 1774 e fu educata nella Chiesa Episcopaliana. Sposata a Guglielmo Seton, ebbe da lui cinque figli; rimasta vedova il 27 dicembre 1803, giunse alla fede della Chiesa Cattolica dopo aver superato numerose difficoltà provenienti da amici e familiari. Si consacrò a un’intensa vita spirituale, curando allo stesso tempo l’educazione dei figli. Poté assecondare il desiderio di dedicarsi alle opere di carità e di educazione fondando, nella diocesi di Baltimora, l’Istituto delle Suore della Carità, sotto il titolo di S. Giuseppe, per l’educazione delle fanciulle. Morì ad Emmitsburg, nella stessa diocesi, il 4 gennaio 1821. Fu beatificata il 17 marzo 1963 e canonizzata il 14 settembre 1975.

Dal Proprio del Tempo con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue.

Invitatorio

Ant.

Venite, adoriamo il Signore:

la sua gloria risplende nei santi.

Oppure:

Ant.

Nella memoria di santa Elisabetta Seton,

lodiamo il Signore nostro Dio.

Salmo invitatorio come nell’Ordinario (pp. 301302).

Ufficio delle letture

Inno

Gerusalemme nuova,

immagine di pace,

costruita per sempre

nell’amore del Padre.

Tu discendi dal cielo

come vergine sposa,

per congiungerti a Cristo

nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,

risplendenti di luce,

si radunano in festa

gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,

scolpite dallo Spirito

con sapienza d’amore

per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo,

al Dio trino ed unico

nei secoli sia gloria. Amen

Seconda lettura

Dall’omelia di papa Giovanni XXIII per la beatificazione di Elisabetta Anna Seton (AAS 55 [1963], pp. 328332).

Dio ha condotto per mano questa donna

Elisabetta Anna Seton è il primo fiore di santità, ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa, che gli Stati Uniti d’Ame­rica hanno donato al mondo.

Il grandioso concerto della santità della Chiesa si arricchisce così di una nuova nota, che risuona del genio di quel popolo. La Chiesa infatti, come dice Sant’Ambrogio, è un unico corpo regale costituito da popoli di diversa origine: essa è “una regina il cui regno non conosce divisioni; anzi, di popoli diversi e distanti fra loro forma un unico corpo”.

Dio stesso provvidenzialmente ha guidato questa donna verso molteplici esperienze e ad una profonda conoscenza della vita spirituale, al punto che la fede le divenne familiare come il respiro dell’anima. L’amore del prossimo, poi, spe­cialmente in circostanze difficili, fu in lei così forte da farle sperimentare dal vivo la presenza del Dio “che consola gli umili”.

Abbracciando la fede cattolica, ella non rinnegò il passato, ma scoprì questa stessa fede come risultato felice e prov­vi­denziale dell’impegno messo nella preghiera e del­l’eser­cizio della carità, e a ciò l’aveva preparata il tipo di vita con­dotto precedentemente.

Al grembo della Chiesa Cattolica ella giunse per gradi, non facendo che arricchire il patrimonio spirituale che già possedeva; bastò che aprisse lo scrigno che già reggeva in mano e non le restò che spingersi fino al cuore della verità, sulla cui soglia si trovava già fin dai suoi primi anni.

Spinta da un singolare amore di Dio e del prossimo, Elisabetta Seton impiegò il suo zelo e il suo dinamismo nelle opere di carità. Il nome e il distintivo della carità costituirono la ragion d’essere della sua vita interiore e della sua attività esterna. L’ardore della sua anima si aprì con facilità dalla famiglia naturale alla famiglia ancor più ampia rappresentata dai fratelli di fede del periodo precedente e da tutti coloro che condividevano le beatitudini annunciate da Cristo, vale a dire dai poveri oppressi, dagli indigenti, dai malati, dai sofferenti.

Da questa attività, veramente ammirevole e insonne, rafforzata dall’amore di Dio, scaturisce, riecheggiando per tutto il mon­­do, l’inno di San Paolo, sempre insuperabile nella sua chia­­rezza e attualità: “La carità è paziente, è benigna la carità: non si adira la carità... non cerca il suo interesse... si compiace del­­la verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.

Responsorio        Cfr. Sal 72. 26; Fil 3, 8. 9

R.  Vengono meno la mia carne e il mio cuore; * La roccia del mio cuore è Dio; Dio è la mia sorte per sempre.

V.  Tutto ho stimato una perdita, pur di guadagnare Cristo e di essere trovata in lui.

R.  La roccia del mio cuore è Dio; Dio è la mia sorte per sempre.

Oppure

Da una Lettera di santa Elisabetta Anna Seton sulla sua adesione alla Chiesa cattolica (Al Rev. Jean de Cheverus, poi Vescovo di Baltimora, aprile 1804. R. Ricciardelli, Elisabetta Anna Seton, Roma 1963, pp. 178179).

Simile al povero naufrago restituito al suo focolare

Il mio cuore riboccante di gioia vi offre il tributo della sua viva riconoscenza per la vostra bontà e per le caritatevoli premure, che avete avuto per me nelle mie tristezze, mentre ero oppressa dal dubbio e dal timore. Ora che è in possesso della sua felicità si affretta ad annunziarvi che per l’infinita misericordia di Dio e coll’aiuto dei vostri consigli, ha immolato tutte le sue incertezze, tutte le sue renitenze, offrendole in unione del santo sacrificio dell’altare il 14 mar­zo, e che il giorno seguente fui ammessa alla vera Chiesa di Gesù Cristo, al colmo della gratitudine e della gioia, e simile al povero naufrago che è restituito al suo focolare.

Vi avrei dato immediatamente parte di sì fausta notizia, che son certa riceverete con grande soddisfazione; ma, voi lo comprenderete, sono stata interamente impegnata nel rac­cogliere tutte le potenze dell’anima mia per ricevere nella santa Eucarestia il pegno dell’eterna felicità. Lo ricevei di fatto il giorno della festa dell’Annunciazione. Da quel­l’istante mi parve di essere risorta a nuova vita, e a quella pa­ce che sorpassa ogni pensiero. Dico adesso al mio Dio: “Tu hai liberata l’anima mia dalla morte, i miei occhi dalle lagrime, i miei piedi dall’abisso. Perciò più nulla desidero tanto, quanto di piacere al mio Dio nella terra dei viventi. Il mio privilegio mi sembra così grande, e quanto la misericordia divina mi ha concesso supera di tanto le mie più alte speranze, che a stento posso rendermi conto della mia felicità. Voi, caro Signore, non potrete farne la prova; ma potete nondimeno immaginarvi i sentimenti di una povera creatura, oppressa, abbattuta sotto il peso dei suoi peccati e dei suoi dolori, allorché ad un tratto passa alla vita, alla libertà, al riposo. Oh! pregate per me, onde resti fedele e perseveri sino alla fine”.

Responsorio        Cfr. Sal 85, 12-13; 117, 28

R.  Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome per sempre: * grande con me è la tua misericordia.

V.  Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,

sei il mio Dio e ti esalto:

R.  grande con me è la tua misericordia.

Lodi mattutine

Inno

O Cristo, Verbo del Padre,

re glorioso fra i santi,

luce e salvezza del mondo,

in te crediamo.

Cibo e bevanda di vita,

balsamo, veste, dimora,

forza, rifugio, conforto,

in te speriamo.

Illumina col tuo Spirito

l’oscura notte del male,

orienta il nostro cammino

incontro al Padre. Amen.

Lettura breve        Rm 12, 12

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Responsorio breve

R.  Con tutto il cuore ti cerco: * rispondimi, Signore.

Con tutto il cuore ti cerco: rispondimi, Signore.

V.  Custodirò la tua parola:

rispondimi Signore.

  Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Con tutto il cuore ti cerco: rispondimi, Signore.

Ant. Ben. Il mio bene è stare con Dio,

mia salvezza è il Signore.

Invocazioni

Con fiducia e libertà di figli, desiderosi della luce e della presenza di Dio in noi, invochiamo il Padre che ci ama e ascolta le nostre preghiere:

Illumina il nostro spirito, Signore.

Fa’ che sperimentiamo fin da questa mattina la tua misericordia,

        e la gioia che tu dai ai nostri amici sia la nostra forza.

Donaci la sapienza per agire secondo il Vangelo;

—        tutta la nostra vita renda testimonianza al tuo nome.

Suscita in noi la sete del Cristo,

—        che si è offerto a noi come sorgente di acqua viva.

Concedici di amare te al di sopra di ogni cosa,

—        e donaci di bene operare per rendere tutta la vita una lode a te.

Padre nostro.

Orazione

O Dio, che in santa Elisabetta Anna Seton hai premiato col dono della vera fede l’ardente desiderio di incontrarti, concedi anche a noi, per sua intercessione e a suo esempio, di cercarti sempre con amore instancabile e di incontrarti con fede sincera nel servizio di ogni giorno. Per il nostro Signore.

Vespri

Inno

Lode alla donna forte:

lo splendore dei cieli

rivela il suo valore.

Arse di santo amore,

quando in preghiere ed opere

serviva i suoi fratelli.

Il Pane e la Parola

sostennero i suoi passi

verso la mèta eterna.

O Cristo, nostra forza,

benedici il tuo popolo

nel nome dei tuoi santi.

A te, Gesù, sia gloria,

al Padre ed allo Spirito

nei secoli dei secoli. Amen.

Lettura breve        Rm 8, 2830

Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

Responsorio breve

R.  Mi colmerai di gioia, Signore, * alla tua presenza.

Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.

V.  Festa senza fine

alla tua presenza.

  Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.

Ant. Magn. Il mio cuore esulta nel Signore,

la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio,

perché io godo, Signore,

del beneficio che mi hai concesso.

Intercessioni

Benedetto Dio, che si rivela a chi lo cerca con cuore sincero e ricolma di beni chi in lui confida. A lui rivolgiamo con fede la nostra preghiera:

        Rivelaci, Signore, la luce del tuo volto.

Padre santo, donaci di penetrare più profondamente il mistero di Cristo,

—        e di esprimerlo più chiaramente nella nostra vita.

Purifica da ogni macchia il volto della Chiesa, sposa del tuo Figlio,

—        donale di camminare nella speranza con la potenza del tuo Spirito.

Raccogli nell’unità coloro che si gloriano del nome cristiano,

—        perché il mondo creda in colui che tu hai inviato, Gesù Cristo nostro Signore.

Ricordati di coloro che si sono consacrati al servizio dei fratelli,

—        perché l’insuccesso o l’incomprensione non li distolgano mai dal loro proposito.

Allieta i nostri defunti con il tuo eterno amore,

—        ammetti un giorno anche noi nell’assemblea gioiosa degli eletti.

Padre nostro.

Orazione

O Dio, che in santa Elisabetta Anna Seton hai premiato col dono della vera fede l’ardente desiderio di incontrarti, concedi anche a noi, per sua intercessione e a suo esempio, di cercarti sempre con amore instancabile e di incontrarti con fede sincera nel servizio di ogni giorno. Per il nostro Signore.

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