10 dicembre
BEATO MARCO ANTONIO DURANDO,
SACERDOTE
Memoria obbligatoria in Italia
Nacque a Mondovì (CN) nel 1801. Nel 1818 entrò nella Congregazione della Missione e fu ordinato sacerdote. Si distinse per zelo equilibrato e instancabile, specialmente nella predicazione delle Missioni al popolo, e per la prudenza ed esperienza nella guida spirituale del clero e dei laici. Favorì lo sviluppo delle Figlie della Carità in Italia e nel 1865 fondò le “Figlie della Passione di Gesù Nazareno”, chiamate semplicemente “Suore Nazarene”. A loro diede come carisma la devozione alla Passione di Gesù e come fine l’assistenza domiciliare, diurna e notturna, dei malati, e della gioventù abbandonata. Morì a Torino il 10 dicembre 1880.
È stato beatificato dal papa Giovanni Paolo II il 20 ottobre 2002.
Dal Proprio del Tempo con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue.
Invitatorio
Ant. Venite, adoriamo il pastore supremo, Cristo Signore
Salmo invitatorio come nell’Ordinario (pp. 301302).
Ufficio delle letture
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell’amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen
Seconda lettura
Dalle Esortazioni del beato Marco Antonio Durando (Archivio della Casa della Missione, Torino, V, 139140)
È sul Calvario che si sono formati i santi
Il Calvario è il monte degli amanti e le piaghe aperte di Gesù crocifisso sono il ricovero e l’abitazione delle colombe del Signore. Chi non ama di star sul Calvario o dimorare in quelle piaghe, non sarà mai un vero amante di Gesù. Giacché se l’amore fu quello che gli fece abbracciare la croce e lo confisse sul duro legno, se insomma soffrì e morì per il grande amore che portava a ciascuno di noi, potremo noi essere indifferenti a tanta sua carità; potremo noi non amare un bene infinito, un Dio che si strugge d’amore per noi? È sul Calvario che si sono formate all’amore le Terese, le Caterine, le Agnesi e quanti santi sono in cielo.
Per parlare bene dell’amore di Cristo crocifisso ci vorrebbe una penna intrisa di sangue del Crocifisso ed un cuore che sente, che ama e che vive sacrificato all’amore e alla santa volontà di Dio. Ma io sono tanto lontano da questa disposizione, che non ritrovo altro scampo se non umiliarmi e confondermi. Non amare Dio che per nostro amore ha patito ed è morto, quale delitto! Da tanti anni essere alla scuola del Crocifisso e non avere imparata ancora la lezione così facile dell’amore; predicare agli altri l’amore di Dio e restare insensibile e freddo, quale mostruosità!
Se ci comandasse continui digiuni, lunghi viaggi, macerazioni del corpo, potrei scusarmi col dire: Non posso. Ma ci comanda di amarlo; quale scusa se sono insensibile? Quale comando più facile, più dolce, più soave di questo? Ahimè, quali severi rimproveri nel gran giorno del giudizio! Non avere amato il padre più amante, l’amico più sincero, il fratello più tenero e lo sposo il più bello e il più attraente! Quale indegnità maggiore della nostra? Aver ricevuto un cuore per amare Gesù e profanare e imbrattare questo cuore con l’introdurre in questo santuario l’amore per la creatura! Egli tanto amarci e noi tanto freddi! Egli domandarci il nostro cuore e noi negarglielo, per darlo alla creatura! Egli con inviti, con rimorsi, con grande stimolare ad amarlo e noi fare i sordi ai suoi inviti, soffocare rimorsi e non amare. Ah, quanto pochi che amino Gesù! Dicono di amarlo, ma di fatto non lo amano! L’amano sul Tabor, ma non sul Calvario; l’amano quando sentono qualche tenerezza e sensibilità, ma non nelle contrarietà e nelle umiliazioni. Ah, quanto pochi, anche persone religiose, che amino veramente e con tutto il cuore Gesù crocifisso! Dio ci faccia la grazia di essere in questo numero di pochi.
Responsorio Gv 4, 16. 7
R. Noi abbiamo creduto all’amore che Dio ha per noi. * Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui.
V. Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio.
R. Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui.
Lodi mattutine
Inno
O Cristo, Verbo del Padre,
re glorioso fra i santi,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l’oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen
Lettura breve Rm 12, 12
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Responsorio breve
R. Mi colmerai di gioia, Signore, * alla tua presenza.
Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.
V. Festa senza fine alla tua presenza.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.
Ant. Ben. Chi forma molti alla giustizia, risplenderà come stella nel cielo.
Invocazioni
Nel ricordo del Beato Marco Antonio Durando, rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo Redentore, perché, uniti al mistero della sua passione, viviamo e portiamo ai nostri fratelli il dono della salvezza:
Benedici la tua famiglia, Signore.
Benedetto sii tu, o Gesù Salvatore del mondo, che non hai ricusato di subire la passione e la croce per noi,
— e ci hai redenti con il tuo sangue prezioso.
Fa’ che portiamo sempre e ovunque nel nostro corpo la tua passione,
— perché si manifesti in noi la tua vita immortale.
Redentore di tutti, che in questo giorno ci chiami a cooperare alla tua opera di salvezza,
— rendici segno della tua grazia verso il nostro prossimo.
Rivolgi il tuo sguardo di bontà ai malati e ai sofferenti, che hai associato alla tua croce,
— sentano il conforto della tua presenza.
Padre nostro.
Orazione
O Dio, che hai santificato il beato Marco Antonio, sacerdote, attraverso la contemplazione della Passione del Signore e lo hai fatto risplendere per il dono del consiglio e per la sollecitudine verso i poveri e gli infermi, concedi a noi che, seguendo gli insegnamenti del Vangelo, con il suo esempio e la sua intercessione, ti amiamo con amore di figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Vespri
Inno
Gesù premio e corona
dei tuoi servi fedeli,
glorifica il tuo nome.
Concedi alla tua Chiesa,
che venera il beato Marco Antonio,
la vittoria sul male.
Seguendo le tue orme
sulla via della croce,
egli piacque a Dio Padre.
Sapiente e vigilante,
testimoniò il vangelo
in parole ed opere.
Dalla città dei santi,
dove regna glorioso,
ci guidi e ci protegga.
A te, Cristo, sia lode,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Lettura breve Rm 8, 2830
Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
Responsorio breve
R. Esultate, giusti, nel Signore, * ai santi si addice la lode.
Esultate, giusti, nel Signore, ai santi si addice la lode.
V. Cantate al Signore un canto nuovo,
ai santi si addice la lode.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
Esultate, giusti, nel Signore, ai santi si addice la lode.
Ant. Magn. Chi ama i poveri, sarà beato.
Chi crede nel Signore, li accoglie nel suo nome.
Intercessioni
La gioia della celebrazione del Beato Marco Antonio Durando e il ricordo della sua vita di donazione ai fratelli ci ottenga dal Padre celeste la luce e la forza di una dedizione piena alla nostra vocazione di servizio alla carità:
Sostieni, Signore, il nostro servizio.
Ti rendiamo grazie, Padre, perché ci hai donato il tuo Figlio,
— in lui ci hai colmati della ricchezza della tua parola e della tua scienza.
Fa’ che in mezzo alle lotte e alle prove della vita, ci sentiamo partecipi della sua passione,
— per sperimentare in noi la forza della redenzione.
Ispiraci un fraterno amore verso i malati del corpo e dello spirito,
— perché in essi riconosciamo e serviamo il Cristo tuo Figlio.
Conferma nella vocazione coloro che hanno abbandonato ogni cosa per seguire il Cristo, tuo Figlio,
— fa’ che siano un vangelo vivente e una prova autentica della santità della Chiesa.
Ai nostri fratelli e alle nostre sorelle che hanno scoperto il tuo volto nei poveri e sofferenti,
— concedi la gioia di contemplarti nella felicità eterna del tuo regno.
Padre nostro.
Orazione
O Dio, che hai santificato il beato Marco Antonio, sacerdote, attraverso la contemplazione della Passione del Signore e lo hai fatto risplendere per il dono del consiglio e per la sollecitudine verso i poveri e gli infermi, concedi a noi che, seguendo gli insegnamenti del Vangelo, con il suo esempio e la sua intercessione, ti amiamo con amore di figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.